La vendetta indossa i tacchi a spillo by Kendall Kulper

autore:Kendall Kulper [Kulper, Kendall]
La lingua: ita
Format: epub
editore: De Agostini
pubblicato: 2023-09-12T12:00:00+00:00

20

GUY

Niente più liquore. Mai più nella vita. Mi doleva la testa, mi sentivo come dopo una trasformazione andata storta. Come si spiegava altrimenti che la mia lingua fosse tre volte troppo grande per la mia bocca? Ma sapevo esattamente perché: i soldatini chimici dell’alcol etilico avevano invaso il mio corpo, dirottando via l’acqua dal mio cervello, rallentando i neuroni e lasciandomi più morto che vivo.

Mi consideravo fortunato, visto com’era finita la serata di Ruby. Non riuscivo a smettere di pensare a lei, a come mi aveva fatto uscire vivo dalla festa di Coward, e quel bacio...

Il mondo ricominciò a girarmi intorno.

Cosa ne era stato della mia promessa? Mi ero detto che non avrei mai baciato nessuno nei panni di un estraneo, ma non avevo fatto i conti con Ruby.

Ci penserai più avanti, mi dissi, strizzando gli occhi per guardare l’edificio dell’ospedale nella luce del mattino: la fotosensibilità, un altro effetto collaterale. Arriva vivo a stasera, intanto, e prega che sia una giornata tranquilla.

«Cadavere fresco! Appena arrivato.» Il dottor Keene mi lanciò un taccuino appena misi piede nell’obitorio e mi precedette a lunghi passi verso la sala autopsie. «Sbrigati, ho bisogno che tu prenda appunti.»

Con un sospiro mi tolsi il cappotto e, lottando contro la nausea, seguii il dottore giù per le scale. Mentre io ero impegnato a consultare rapporti ed esaminare i dati, il dottor Keene aveva passato il tempo a raccogliere fondi per le nostre ricerche sull’angelo assassino. Ora avevamo un angolo dell’obitorio dedicato a quel caso, strapieno di faldoni d’archivio, ma non potevamo fare più di tanto senza un altro cadavere: ed ecco perché, quando raggiunsi il dottore in sala autopsie, vidi che stava praticamente ballando il tip tap sul pavimento di marmo.

«Uomo sano di mezz’età morto in un vicolo!» canticchiò, indicando il corpo disteso sul tavolo. Eccolo lì. L’uomo della festa di Herman Coward, quello che aveva cercato di uccidere me e Ruby, e che alla fine avevo lasciato lì, mezzo congelato sulla neve. Senza più i vestiti indosso, il segno dell’ago sul collo risaltava come una brutta puntura di vespa.

«È uno dei nostri, Rosewood, ne sono certo!» Il dottor Keene si fregò le mani, guardando il cadavere. «Ora apriamolo e vediamo cosa ha fatto inceppare i suoi ingranaggi.»

***

Cianuro. Rapido, letale. Appena lo aprimmo, l’uomo ci rivelò i suoi segreti.

Sangue scuro, violaceo, quasi nero. Le vene che portavano al cuore erano dilatate. Il cianuro uccide prendendo il posto dell’ossigeno nella circolazione sanguigna. Mentre il corpo cerca disperatamente aria, il cuore batte sempre più forte spandendo il veleno in ogni capillare, ogni muscolo, ogni organo. La vittima muore boccheggiando, soffocata dall’interno.

«Voglio il rapporto dattiloscritto sulla mia scrivania entro stasera» disse il dottor Keene mentre si lavava le mani. «Sta diventando più spavalda, Rosewood. Dobbiamo avvertire le autorità. C’è un mostro a piede libero in questa città, e siamo noi a doverla fermare!»

Anche dopo aver letto i referti delle autopsie e il registro degli arresti della polizia, non mi sembrava possibile. Ci era voluto un cadavere, disteso

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